L’ energia contagiosa di Don Chisciotte di Nureyev conquista la platea


L’ energia contagiosa di Don Chisciotte di Nureyev conquista la platea
Nicoletta Manni Timofej Andrijashenko KITRI E BASILIO ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Energia, colori, virtuosismi, ritmo incalzante il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala finalmente in scena con un balletto classico a serata intera, Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, al Teatro degli Arcimboldi fino al 31 ottobre, è stato premiato da calorosissimi applausi. Il pubblico milanese ha risposto con entusiasmo all’invito di ritornare a teatro, mascherato e con il green pass obbligatorio, ma senza più distanziamento ed è stato ripagato dall’esibizione di una compagnia che ha rinnovato tutte le sue energie e potenzialità. A partire dalla coppia protagonista di ieri sera Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, affiatati tecnicamente e romantici, nel passo a due del secondo atto e,  in quello finale, con la serie di ruote alla russa del ballerino e i vorticosi giri (fouetté) sulla punta della danzatrice. Manni è apparsa decisa, smagliante fin dall’inizio nella variazione del ventaglio che si conclude con la posa finale in ginocchio, agguerrita nei numerosi giri in diagonale, lieve nel passo a due con lo scialle e Andrijashenko attraente anche nelle parti comiche che il personaggio richiede. Don Chisciotte con le sue danze di gruppo nei magnifici costumi colorati di Anna Anni, le scene di Raffaele Del Savio, le calde luci di Marco Filibeck, sulla musica galoppante e romantica di Ludwig Minkus, con i suoi “leitmotiv” che percorrono tutti gli atti, diretta magistralmente da Valery Ovsyanikov, è un balletto dal ritmo incalzante che coinvolge il pubblico dall’inizio alla fine. Bravo Giuseppe Conte per la prima volta nel ruolo del trasognato Don Chisciotte e anche il fedele servitore Sancho Panza interpretato con ironia da Matteo Gavazzi. Brillanti le due amiche di Kitri, Alessandra Vassallo e Caterina Bianchi nei “pas de chat” eseguiti anche dai danzatori. La solista Alice Mariani, bella, con un sorriso smagliante, da poco entrata nella compagnia scaligera,  conquista il pubblico, nel secondo atto , nel ruolo della damigella d’onore. Ben calibrato il passo a tre del secondo atto, ambientato nel Giardino delle Driadi con Manni, un’eccellente Agnese Di Clemente nel ruolo di Amore e la regina delle Driadi, Maria Celesta Losa, popolato da una schiera di ballerine in tutù corto, verde pastello, che regalano un momento da fiaba: il sogno di Don Chisciotte. Il folklore ispanico è danzato con vivacità e tecnica, da Federico Fresi, le zingare Antonella Albano e Denise Gazzo, il re Edoardo Caporaletti e la regina Chiara Borgia, i solisti di fandango, Vittoria Valerio e Marco Agostino nel ruolo anche di Espada che danza anche nel primo atto, con la brava ballerina da strada Vittoria ValerioMassimo Garon, interpreta, per la prima volta, con umorismo, il personaggio del ricco nobile Gamache e Daniele Lucchetti quello di Lorenzo. Calorosi applausi a tutta la compagnia, repliche oggi (ore 14.30 e 20) fino al 31 ottobre.

Commenti ricevuti

  1. Francesca Maiotti Ferri ha detto:

    Grazie Manuela hai veramente replicato con la tua arte della penna un “Un SOGNO per TUTTI”.
    Anche io c’ero tra il pubblico effervescente che ha saputo gioire del DONO che questi eccellenti DANZATORI ci hanno saputo porgere con garbo ed entusiasmo. Ognuno ha potuto rievocare con lo spirito, che ballava con noi, quel sapore di LIBERTÀ che solo la VERA ARTE può far sentire…il resto è poesia!
    Un Grazie di cuore a tutto il Corpo di Ballo della Scala!!!

    Che Dio vi BENEdica.

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L’ energia contagiosa di Don Chisciotte di Nureyev conquista la platea
Nicoletta Manni Timofej Andrijashenko KITRI E BASILIO ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Energia, colori, virtuosismi, ritmo incalzante il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala finalmente in scena con un balletto classico a serata intera, Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, al Teatro degli Arcimboldi fino al 31 ottobre, è stato premiato da calorosissimi applausi. Il pubblico milanese ha risposto con entusiasmo all’invito di ritornare a teatro, mascherato e con il green pass obbligatorio, ma senza più distanziamento ed è stato ripagato dall’esibizione di una compagnia che ha rinnovato tutte le sue energie e potenzialità. A partire dalla coppia protagonista di ieri sera Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, affiatati tecnicamente e romantici, nel passo a due del secondo atto e,  in quello finale, con la serie di ruote alla russa del ballerino e i vorticosi giri (fouetté) sulla punta della danzatrice. Manni è apparsa decisa, smagliante fin dall’inizio nella variazione del ventaglio che si conclude con la posa finale in ginocchio, agguerrita nei numerosi giri in diagonale, lieve nel passo a due con lo scialle e Andrijashenko attraente anche nelle parti comiche che il personaggio richiede. Don Chisciotte con le sue danze di gruppo nei magnifici costumi colorati di Anna Anni, le scene di Raffaele Del Savio, le calde luci di Marco Filibeck, sulla musica galoppante e romantica di Ludwig Minkus, con i suoi “leitmotiv” che percorrono tutti gli atti, diretta magistralmente da Valery Ovsyanikov, è un balletto dal ritmo incalzante che coinvolge il pubblico dall’inizio alla fine. Bravo Giuseppe Conte per la prima volta nel ruolo del trasognato Don Chisciotte e anche il fedele servitore Sancho Panza interpretato con ironia da Matteo Gavazzi. Brillanti le due amiche di Kitri, Alessandra Vassallo e Caterina Bianchi nei “pas de chat” eseguiti anche dai danzatori. La solista Alice Mariani, bella, con un sorriso smagliante, da poco entrata nella compagnia scaligera,  conquista il pubblico, nel secondo atto , nel ruolo della damigella d’onore. Ben calibrato il passo a tre del secondo atto, ambientato nel Giardino delle Driadi con Manni, un’eccellente Agnese Di Clemente nel ruolo di Amore e la regina delle Driadi, Maria Celesta Losa, popolato da una schiera di ballerine in tutù corto, verde pastello, che regalano un momento da fiaba: il sogno di Don Chisciotte. Il folklore ispanico è danzato con vivacità e tecnica, da Federico Fresi, le zingare Antonella Albano e Denise Gazzo, il re Edoardo Caporaletti e la regina Chiara Borgia, i solisti di fandango, Vittoria Valerio e Marco Agostino nel ruolo anche di Espada che danza anche nel primo atto, con la brava ballerina da strada Vittoria ValerioMassimo Garon, interpreta, per la prima volta, con umorismo, il personaggio del ricco nobile Gamache e Daniele Lucchetti quello di Lorenzo. Calorosi applausi a tutta la compagnia, repliche oggi (ore 14.30 e 20) fino al 31 ottobre.

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  1. Francesca Maiotti Ferri ha detto:

    Grazie Manuela hai veramente replicato con la tua arte della penna un “Un SOGNO per TUTTI”.
    Anche io c’ero tra il pubblico effervescente che ha saputo gioire del DONO che questi eccellenti DANZATORI ci hanno saputo porgere con garbo ed entusiasmo. Ognuno ha potuto rievocare con lo spirito, che ballava con noi, quel sapore di LIBERTÀ che solo la VERA ARTE può far sentire…il resto è poesia!
    Un Grazie di cuore a tutto il Corpo di Ballo della Scala!!!

    Che Dio vi BENEdica.

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