Alina Cojocaru: vulnerabile Gelsomina in La Strada di Fellini

Dopo l’ inaugurazione, il 5 febbraio, con Carmen interpretata da Esmeralda Manzanas ed Álvaro Madrid (Don José) della Compañia Antonio Gades, la Stagione di Danza del Teatro Regio di Parma presenta, stasera 8 febbraio (ore 20.30) La Strada, nuova produzione in prima ed esclusiva nazionale con Alina Cojocaru. Coreografia per undici danzatori di Natalia Horečná, ispirata all’omonimo film di Federico Fellini del 1954, sulle musiche di Nino Rota, con le scene e i costumi di Otto Bubeniček, le luci di Andrea Giretti, produzione Acworkroom Ltd. L’étoile romena vestirà i panni della giovane e ingenua Gelsomina, protagonista di questa creazione che trasforma in danza un capolavoro cinematografico senza tempo. Con lei in scena Mick Zeni,(Zampanò), Johan Kobborg, (Il Matto), insieme al corpo di ballo Claudio Cangialosi, Lukas Hunt, Marc Bascompte, Maria Tolstunova, Winnie Pinto, Yaiza Suppert, Giulio Galimberti, Jonathan Costa. Ma cosa ha attratto Alina Cojocaru della Gelsomina di Giulietta Masina? «Quello che amo di lei è che sa ciò che è giusto-dichiara Cojocaru- Me lo ha fatto capire la scena in cui pianta semi di pomodoro: quando crescerà la pianta lei non sarà più lì, ma i frutti matureranno per altri che potranno cibarsene. È la cosa giusta da fare. Forse per questo i suoi occhi sono luminosi più di tutto, sino alla fine, quando viene assassinata e noi continuiamo a sperare che sia viva, per poterla vedere ancora e ancora. Essendo semplicemente se stessa, così ingenua e vulnerabile, Gelsomina dona interamente il suo spirito, permettendo a tutti coloro che la incontrano di maturare e cambiare, forse anche Zampanò, che capirà quanto ha perduto. Mi sono chiesta da dove venga il suo legame con una dimensione superiore –ognuno di noi la chiami come vuole –e penso dipenda dall’avere lei la mente e il cuore uniti, come in un tutto. Certo continuare a interpretare il personaggio è una “strada” (journey, in inglese) per guardare dentro di me, con lo sguardo più puro>>. Danzatori, ballerini, coreografi delle compagnie ospiti della Stagione di Danza del Teatro Regio di Parma svelano e raccontano il loro lavoro prima del debutto, negli appuntamenti de La danza dietro le quinte, la rassegna a cura di Valentina Bonelli con incontri e classi aperte dedicati al pubblico e masterclass gratuite riservate agli allievi delle scuole di danza.Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e partecipazione gratuita. Info: danza@teatroregioparma.it