“Cenerentola” in versione anni Cinquanta al Teatro degli Arcimboldi
E’ lunga la lista delle “Cenerentole” prodotte nel corso del Novecento: quella “en travesti” di Frederick Ashton del 1948, la Cenerentola con una giovanissima Carla Fracci nel balletto di Alfred Rodrigues del 1955 e la versione, del 1977, di Paolo Bortoluzzi con Luciana Savignano. Memorabile anche Sylvie Guillem guidata da Nureyev nel 1986 in una Cenerontola ambientata nella Hollywood anni ’30 e la versione di Maguy Marin con i ballerini in costumi di gommapiuma e maschere di plastica, la Cinderella Story di John Neumeier e quella di Matthew Bourne del 1997 ma anche la più recente di Mauro Bigonzetti, creata nel 2015, per la compagnia del Teatro alla Scala. La fiaba continua, il Teatro degli Arcimboldi sabato 20 ottobre (ore 21) e domenica 21 ottobre (ore 16), ospita la Cenerentola dell’ex scaligero Giorgio Madia (Gold Critics Award 2007) ambientata negli anni Cinquanta con Alessia Campidori, Federico Mella e i danzatori del Balletto di Milano, musiche di Gioacchino Rossini. Gli ingredienti della favola ci sono tutti: la fata sbadata, le sorellastre, la matrigna, le carrozza a forma di zucca, i cavalli e la la fatidica scarpetta persa allo scoccare della mezzanotte e ritrovata dall’immancabile principe.