Chiedi al Cast chi è Onegin
<<Onegin? Un personaggio che cresce con te e affascina per il suo percorso introspettivo, dal primo al terzo atto: da cinico, snob, annoiato, a pentito e consapevole dei suoi errori >> cosi Marco Agostino, torinese, 33 anni, nominato Primo Ballerino a febbraio, racconta il suo ritorno sulla scena scaligera, nel ruolo di Onegin con Nicoletta Manni, il 15 e 21 settembre. Primo interprete di nuovi cast, dopo Roberto Bolle e Marianela Nuñez, del celebre balletto Onegin (1965), l’antieroe per eccellenza, del coreografo sudafricano John Cranko, ispirato al romanzo di Aleksandr Puškin, su musiche di Čajkovskij, nell’arrangiamento di Kurt-Heinz Stolze. <<Onegin matura- spiega ancora Agostino- ma non riesce a riconquistare Tatjana ormai sposata con il Principe Gremin. L’ho interpretato la prima volta nel 2017, poi nel 2019 ma ho sempre qualcosa da aggiungere: per esempio, nel primo atto, quando Onegin straccia la lettera d’amore di Tatjana (nel romanzo in realtà non accade, è un’immagine molto forte che ha voluto Cranko), colgo solo ora la sottile differenza tra cattiveria e cinismo>>. Se la virtu del coraggio non appartiene a questo dandy bayroniano, annoiato dalla vita, arrogante, c’è chi intravede, in parte, un suo riscatto, nel drammatico passo a due, del terzo atto. <<Solo alla fine- racconta Gabriele Corrado, in scena il 22/9 con Alice Mariani che debutta nel ruolo di Tatjana- Onegin stravolge la sua idea, rivaluta il quotidiano, si mette a nudo, prende consapevolezza dei suoi errori e quindi, a livello personale, cresce>>. Assistiti da Red Anderson, detentore dei diritti di Cranko, che nella master class, ha guidato i quattro protagonisti del nuovo cast a cogliere le più sottili sfumature del ruolo, Onegin resta un personaggio di grande attualità. <<E’ contemporaneo- spiega ancora il ballerino trentaseienne, di Lecce-perché spesso, anche oggi, non si apprezza più il presente per rincorre emozioni più forti>>. Maggiori le difficoltà per chi affronta i doppi ruoli: è il caso di Corrado che s’esibisce anche in quello del Principe Gramin (24, 26/9) e Nicola Del Freo, per la prima volta Onegin, il 26 settembre, con Vittoria Valerio ma anche Lenskij il 14,17,20. <<Vivo una differenza abissale tra i due ruoli, non è semplice- confessa il primo ballerino di Massa, 31 anni – per caratteristiche fisiche mi sento più simile a Onegin ma per la personalità poetica sono più vicino a Lenskij, sto vivendo un amore costruttivo, non gioco con i sentimenti>>. Ne è consapevole, Virna Toppi, la prima ballerina della Scala con la quale Del Freo convolerà presto a nozze, il 16 ottobre. Non meno distante dall’anaffetivo Onegin di questo “dramma in danza” in tre atti, è Timofej Andrijashenko che, con Martina Arduino, affronteranno per la prima volta i ruoli di Onegin e Tatjana, il 24 settembre. <<Sono professionalmente portato a interpretare personaggi piu positivi e romantici- spiega il ballerino originario di Riga- penso ai molti Principi del repertorio classico mentre Onegin è un uomo cupo, negativo, offensivo, presuntuoso, alla ricerca di una felicità che non trova ma anche molto intrigante>>. Andrijashenko, invece, la felicità pare averla trovata dopo la spettacolare richiesta di matrimonio alla fidanzata, Nicoletta Manni, all’Arena di Verona, a luglio, alla fine della serata “Roberto Bolle e Friends”, schizzata su tutti i social tra boati di applausi. <<E non è stata una questione di coraggio –dice- ma di vero Amore>>. www.teatroallascala.org
(Pubblicato su TuttoMilano- La Repubblica 15/9 2022)