Emozioni in movimento: il dialogo tra danza, musica e vita con MM Contemporary al Teatro Ponchielli di Cremona

Due coreografia di grande bellezza e la splendida musica di Beethoven e Chopin eseguite dal vivo dal Quartetto gli Archi di Cremona e dal piano del M° Diego Maccagnola saranno protagoniste al Teatro Ponchielli di Cremona sabato 22 febbraio (ore 20.30). MM Contemporary Dance proporrà Grosse Fugue di Maguy Marin ed Elegia di Enrico Morelli.In Grosse Fugue quattro donne e un brano musicale straordinario come Die Grosse Fuge: la personale lettura di Maguy Marin dell’opera di Ludwig van Beethoven, considerata una pietra miliare del rapporto tra musica classica e danza contemporanea, si basa su un dialogo costante, intimo, tra danza e musica, su un profondo legame tra le due arti.Realizzata nel 2001 per la Compagnie Maguy Marin, viene riproposta nell’interpretazione di quattro danzatrici della MM Contemporary Dance Company, accompagnata dalla musica dal vivo eseguita dal Quartetto Gli Archi di Cremona. Dall’incontro tra le quattro donne e la musica prende forma una complessità tra la crescente forza vitale dell’essere femminile e lo stato di entusiasmo e disperazione di questa partitura. La danza diventa un’esplosione euforica di energia, dove le quattro interpreti, vestite di rosso, in un’alternanza quasi frenetica, saltano, corrono, si accasciano, si risollevano in un turbine vitale e frenetico. Una metafora della vita che diventa vortice e gara emozionante contro la morte, dove la vertigine della fine stessa ci porta a voler sempre correre all’impazzata senza fiato, a vivere ogni momento come se fosse l’ultimo istante.Un’opera travolgente e commovente, un momento di emozione pura. Elegia di Morelli, è invece un viaggio, una danza corale che ci immerge in un vortice di linee e traiettorie che si incontrano e si intrecciano, in un apparente caos primordiale fino al ritorno della quiete.Un elogio della cura, del prestare attenzione agli altri, amplificato dalle parole tratte dalle poesie di Mariangela Gualtieri e dalla musica di Chopin, anch’essa eseguita dal vivo, in prima italiana, dal Quartetto gli Archi di Cremona e dal piano del M° Diego Maccagnola.Persone alla ricerca della propria strada e della propria identità, accomunate dalla medesima inclusione in un periodo storico, in un’epoca come quella attuale, che porta vertigine e smarrimento. Individui che tracciano nuove traiettorie e che ricercano inedite strade per recuperare la propria rotta, in un momento di esilio dalla normalità. Un racconto di momenti e rapporti perduti, insieme alla ricerca, nella propria memoria, di immagini e paesaggi che ci erano familiari e di conforto. Un viaggio onirico per ritrovare il proprio essere ormai smarrito.