Jacopo Tissi si racconta in diretta Instagram stasera @TeatrodegliArcimboldi


Jacopo Tissi si racconta in diretta Instagram stasera @TeatrodegliArcimboldi
Jacopo Tissi - Foto Cristiano Castaldi

Il duplice infortunio prima di David Hallberg dell’American Ballet Theatre e poi dell’ucraino Sergei Polunin che all’ultimo diede anche lui “forfait” alla  prima mondiale di La Bella Addormentata nel bosco di Alexey Ratmansky su musica di Cajkovskij, fu per  Jacopo Tissi la grande “chance” della sua vita. Da poco entrato nella compagnia del Teatro alla Scala sotto la direzione di  Makhar Vaziev, dopo il diploma con Lode, nell’autunno 2015 il destino lo chiama ad affrontare il ruolo principale del Principe Désiré al fianco di Svetlana Zakharova, étoile della Scala e prima ballerina del Bolshoi che, in questa mia intervista, ricorda così l’evento: <<Tutto è stato molto inaspettato, solo una settimana prima dello spettacolo ho saputo che Polunin non poteva venire e, in quel momento, Jacopo mi stava aiutando a provare. La direzione mi ha chiesto cosa fare ed io ho detto va bene, danzerò con lui, è un ballerino di grande talento e ho pensato che meritava una chance. Se avessi sentito che aveva dei problemi, che non mi teneva bene non avrei accettato, soprattutto per la prima. Ero sicura di lui al cento per cento. Gli ho detto: “calma” perché ovviamente era agitato, mi sono accorta che reagisce molto bene a tutte le osservazioni. Mi è rimasta di lui un’impressione molto bella. Mi ha fatto ricordare quando, anch’io giovanissima, avevo diciassette anni, ho iniziato a ballare in palcoscenico e i partner con più esperienza mi aiutavano e mi supportavano perché anch’io non sapevo tante cose. Alla prima non abbiamo voluto rischiare di fare il pesce (n.d.r: una posa nel passo a due in cui la danzatrice, sostenuta dal partner, è in posizione quasi verticale con il busto verso il basso e i piedi all’insù) ma poi nelle altre recite sì ed è andata bene>>. Tissi che, dal 2017 è entrato a far parte della Compagnia del Teatro Bolshoi diventando solista principale e, nel 2018, è tornato  a ballare alla Scala durante la tournée del Boshoi (primo italiano nella storia a entrare nell’organico del celebre teatro moscovita) ha ricevuto anche l’Ambrogino d’oro milanese e il premio Danza&Danza come miglior ballerino all’estero. Stasera 13 gennaio, alle 18, questo giovane talento italiano (classe 1995), si racconta nella diretta Instagram del Teatro degli Arcimboldi accompagnato da Antonio Gnecchi consulente artistico della sezione Danza. Introduce quest’incontro del ciclo di appuntamenti settimanali #FACCIAMOTAMTAM,  il direttore artistico del Teatro degli Arcimboldi, già patron del Teatro Smeraldo,  Gianmario Longoni.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Jacopo Tissi - Foto Cristiano Castaldi

Il duplice infortunio prima di David Hallberg dell’American Ballet Theatre e poi dell’ucraino Sergei Polunin che all’ultimo diede anche lui “forfait” alla  prima mondiale di La Bella Addormentata nel bosco di Alexey Ratmansky su musica di Cajkovskij, fu per  Jacopo Tissi la grande “chance” della sua vita. Da poco entrato nella compagnia del Teatro alla Scala sotto la direzione di  Makhar Vaziev, dopo il diploma con Lode, nell’autunno 2015 il destino lo chiama ad affrontare il ruolo principale del Principe Désiré al fianco di Svetlana Zakharova, étoile della Scala e prima ballerina del Bolshoi che, in questa mia intervista, ricorda così l’evento: <<Tutto è stato molto inaspettato, solo una settimana prima dello spettacolo ho saputo che Polunin non poteva venire e, in quel momento, Jacopo mi stava aiutando a provare. La direzione mi ha chiesto cosa fare ed io ho detto va bene, danzerò con lui, è un ballerino di grande talento e ho pensato che meritava una chance. Se avessi sentito che aveva dei problemi, che non mi teneva bene non avrei accettato, soprattutto per la prima. Ero sicura di lui al cento per cento. Gli ho detto: “calma” perché ovviamente era agitato, mi sono accorta che reagisce molto bene a tutte le osservazioni. Mi è rimasta di lui un’impressione molto bella. Mi ha fatto ricordare quando, anch’io giovanissima, avevo diciassette anni, ho iniziato a ballare in palcoscenico e i partner con più esperienza mi aiutavano e mi supportavano perché anch’io non sapevo tante cose. Alla prima non abbiamo voluto rischiare di fare il pesce (n.d.r: una posa nel passo a due in cui la danzatrice, sostenuta dal partner, è in posizione quasi verticale con il busto verso il basso e i piedi all’insù) ma poi nelle altre recite sì ed è andata bene>>. Tissi che, dal 2017 è entrato a far parte della Compagnia del Teatro Bolshoi diventando solista principale e, nel 2018, è tornato  a ballare alla Scala durante la tournée del Boshoi (primo italiano nella storia a entrare nell’organico del celebre teatro moscovita) ha ricevuto anche l’Ambrogino d’oro milanese e il premio Danza&Danza come miglior ballerino all’estero. Stasera 13 gennaio, alle 18, questo giovane talento italiano (classe 1995), si racconta nella diretta Instagram del Teatro degli Arcimboldi accompagnato da Antonio Gnecchi consulente artistico della sezione Danza. Introduce quest’incontro del ciclo di appuntamenti settimanali #FACCIAMOTAMTAM,  il direttore artistico del Teatro degli Arcimboldi, già patron del Teatro Smeraldo,  Gianmario Longoni.

 

 

 

 

 

 

 

 

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