La Danza di Sieni a “Stresa Festival” omaggia Ezio Bosso


La Danza di Sieni a “Stresa Festival” omaggia Ezio Bosso
VIRGILIO SIENI ph_Tommaso Ferrara

Progetto speciale di Stresa Festival 2024, 63esima edizione, in avvio del programma “isola classic”,  in coproduzione con Ravenna Festival e Opera Estate Festival di Bassano del Grappa, è UN AMICO omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, compositore, pianista, contrabbassista e direttore d’orchestra italiano scomparso prematuramente (1971-2020). Un’idea nata dall’inedita collaborazione tra il direttore artistico di Stresa Festival, Mario Brunello che si esibirà al violoncello, Maria Semeraro al pianoforte e la compagnia di danza di Virgilio Sieni in scena il 24 giugno (ore 20, Stresa Festival Hall). Per comprendere l’essenza di questa serata su musiche di Pärt, Cage, Bach, Messiaen, Bosso che vede, per la prima volta, coinvolto nella storia del prestigioso Festival Musicale del Lago Maggiore, un coreografo di fama internazionale, partiamo da questa lettera scritta da Brunello a Sieni: << …Ezio è stato un amico che mi ha lasciato un segno profondo. Un’amicizia in cui la musica è stato il motivo di inizio, ma anche di fine, del nostro rapporto. A un certo punto la musica è come impazzita, ha iniziato a parlare una lingua sconosciuta ad ambedue, si è vestita di oro e brillantini e ha cominciato ad ammaliare, a cantare come le sirene, a suonare vorticosamente passando sopra tutto e tutti. Immancabilmente la parte debole esteriore ha avuto gioco facile, scontato. Ci siamo scontrati, divisi e ognuno per la sua strada.
A distanza di dieci anni la Sonata “Roots”, del 2014 che Ezio ha scritto per me, mi manda un richiamo e penso quindi sia il momento di ritentare di farla sentire per quello che è, o per lo meno quello che io sento che è, con radici in Bach, Cage, Messiaen, Paert. Quella di Ezio è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere>>. I quattro danzatori, Giulia Di Guardo, Maurizio Giunti, Jari Boldrini, Valentina Squarzoni della compagnia del coreografo toscano Sieni, artista di fama internazionale, Direttore di Biennale Danza a Venezia, dal 2013 al 2016, restituiscono con la loro gestualità quella relazione autentica che ha legato l’amicizia di Brunello e Bosso. <<Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio- spiega Sieni- restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce. Ecco allora che la danza subentra come gesto estremo, come forma d’amore che si crea dal sentirsi in vita. Le danze – duetti, quartetti, assoli – si tramandano la qualità tattile di uno spazio pensato come una spirale, un vortice appunto che, nascendo ogni volta dai dettagli del movimento, si unisce al tutto e viceversa. La natura animale di un corpo sensibile penso che attragga la luce, o meglio, assorbe alcuni bagliori che con chiaroveggenza si fanno largo nel tempo per depositarsi negli strati del gesto per riconoscersi nel grumo vorticoso dell’energia, con silenzio, con respiro, con musica>>.

 

 

 

 

 

Commenti ricevuti

  1. Linda ha detto:

    Spettacolo fantastico la musica e la danza esprimevano le emozioni dei compositori ….si percepiva la gioia la paura la sofferenza la malattia ma anche l amore …e’ stato toccante e mi ha regalato infinite emozioni grazie grazie

  2. Bruna Martinoli ha detto:

    È stato un momento magico, si avvertiva la sacralità della “presenza” di Ezio Bosso.

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La Danza di Sieni a “Stresa Festival” omaggia Ezio Bosso


La Danza di Sieni a “Stresa Festival” omaggia Ezio Bosso
VIRGILIO SIENI ph_Tommaso Ferrara

Progetto speciale di Stresa Festival 2024, 63esima edizione, in avvio del programma “isola classic”,  in coproduzione con Ravenna Festival e Opera Estate Festival di Bassano del Grappa, è UN AMICO omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso, compositore, pianista, contrabbassista e direttore d’orchestra italiano scomparso prematuramente (1971-2020). Un’idea nata dall’inedita collaborazione tra il direttore artistico di Stresa Festival, Mario Brunello che si esibirà al violoncello, Maria Semeraro al pianoforte e la compagnia di danza di Virgilio Sieni in scena il 24 giugno (ore 20, Stresa Festival Hall). Per comprendere l’essenza di questa serata su musiche di Pärt, Cage, Bach, Messiaen, Bosso che vede, per la prima volta, coinvolto nella storia del prestigioso Festival Musicale del Lago Maggiore, un coreografo di fama internazionale, partiamo da questa lettera scritta da Brunello a Sieni: << …Ezio è stato un amico che mi ha lasciato un segno profondo. Un’amicizia in cui la musica è stato il motivo di inizio, ma anche di fine, del nostro rapporto. A un certo punto la musica è come impazzita, ha iniziato a parlare una lingua sconosciuta ad ambedue, si è vestita di oro e brillantini e ha cominciato ad ammaliare, a cantare come le sirene, a suonare vorticosamente passando sopra tutto e tutti. Immancabilmente la parte debole esteriore ha avuto gioco facile, scontato. Ci siamo scontrati, divisi e ognuno per la sua strada.
A distanza di dieci anni la Sonata “Roots”, del 2014 che Ezio ha scritto per me, mi manda un richiamo e penso quindi sia il momento di ritentare di farla sentire per quello che è, o per lo meno quello che io sento che è, con radici in Bach, Cage, Messiaen, Paert. Quella di Ezio è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere>>. I quattro danzatori, Giulia Di Guardo, Maurizio Giunti, Jari Boldrini, Valentina Squarzoni della compagnia del coreografo toscano Sieni, artista di fama internazionale, Direttore di Biennale Danza a Venezia, dal 2013 al 2016, restituiscono con la loro gestualità quella relazione autentica che ha legato l’amicizia di Brunello e Bosso. <<Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio- spiega Sieni- restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce. Ecco allora che la danza subentra come gesto estremo, come forma d’amore che si crea dal sentirsi in vita. Le danze – duetti, quartetti, assoli – si tramandano la qualità tattile di uno spazio pensato come una spirale, un vortice appunto che, nascendo ogni volta dai dettagli del movimento, si unisce al tutto e viceversa. La natura animale di un corpo sensibile penso che attragga la luce, o meglio, assorbe alcuni bagliori che con chiaroveggenza si fanno largo nel tempo per depositarsi negli strati del gesto per riconoscersi nel grumo vorticoso dell’energia, con silenzio, con respiro, con musica>>.

 

 

 

 

 

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  1. Linda ha detto:

    Spettacolo fantastico la musica e la danza esprimevano le emozioni dei compositori ….si percepiva la gioia la paura la sofferenza la malattia ma anche l amore …e’ stato toccante e mi ha regalato infinite emozioni grazie grazie

  2. Bruna Martinoli ha detto:

    È stato un momento magico, si avvertiva la sacralità della “presenza” di Ezio Bosso.

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