L’addio a Patrick Dupond (1959-2021)


L’addio a Patrick Dupond (1959-2021)
Patrick Dupond

E’ nato il quattordici marzo del 1959 e, nello stesso mese, il cinque, si è spento improvvisamente, all’età di 61 anni, Patrick Dupont uno tra i più prestigiosi ballerini francesi, volto da attore hollywoodiano,  carismatico, forte e determinato, irrequieto, un fuori classe che ha segnato una generazione di danzatori. Vittima di un incidente stradale nel duemila che gli provocò oltre cento fratture, riuscì con grande determinazione a rialzarsi e a riprendere a ballare. Allievo di Max Bozzoni ha lavorato con  Rudolf Nureyev, Maurice Béjart, Alvin Ailey,Roland Petit,Youri Grigorovitch, Alwin Nikolais, Twyla Tharpe nel 1990,Pierre Bergé lo nominò, a 31 anni, direttore del balletto all’Opéra National de Paris, succedendo a Nureyev, fino al 1995. Entrato a 15 anni alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi quattro anni più tardi divenne primo ballerino ed étoile nel 1980. Un rapporto non facile con l’Opéra che si ruppe definitivamente nel 1995 a causa di un forte contrasto con la nuova direzione e che ebbe effetti molto pesanti sulla vita di Dupond causandogli una forte depressione. Famoso per le sue apparizioni televisive anche come giudice di Danse avec les stars e cinematografiche  ma non solo. Si è esibito nelle più prestigiose piazze italiane nelle serate di danza ideate da Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi,  memorabile il suo Bolero di Béjart al Teatro Greco di Siracusa. Tra le sue partners artistiche, ricordiamo Noëlla Pontois, Sylvie Guillem, Isabelle Guérin, Marie-Claude Pietragalla e Carla FracciElisabetta Terabust creò con lui lo Schiaccianoci di Eugenio Polyakov con il Corpo di Ballo del Maggio nel 1983 e Maurice Béjart gli affidò un ruolo che segnò la sua carriera in “Salomé” nel 1986. Ospite frequente al Teatro alla Scala dal debutto nel 1986 nel Boléro di Ravel e Béjart alla Bisbetica domata di Cranko nel 1991 passando da Don Chisciotte e Giselle nel 1987 e dalle danze dei Vespri siciliani dirette da Riccardo Muti per l’inaugurazione della stagione 1989/1990, il direttore della compagnia scaligera, Manuel Legris lo ricorda con queste parole: “Che tristezza oggi apprendere della scomparsa di Patrick Dupond, uno dei più grandi ballerini francesi della sua generazione. Il suo carisma e la sua generosità sul palco hanno lasciato il segno nella mente di tutti. Ci sono e ci saranno sempre ricordi indimenticabili per me e per un’intera generazione di ballerini. Era ovviamente ammirato in Francia e nel mondo, ma era anche particolarmente amato dal pubblico Italiano. Sei partito troppo presto ma non hai mai fatto niente come gli altri. Buon viaggio tra le stelle”.

 

 

 

 

 

 

 

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E’ nato il quattordici marzo del 1959 e, nello stesso mese, il cinque, si è spento improvvisamente, all’età di 61 anni, Patrick Dupont uno tra i più prestigiosi ballerini francesi, volto da attore hollywoodiano,  carismatico, forte e determinato, irrequieto, un fuori classe che ha segnato una generazione di danzatori. Vittima di un incidente stradale nel duemila che gli provocò oltre cento fratture, riuscì con grande determinazione a rialzarsi e a riprendere a ballare. Allievo di Max Bozzoni ha lavorato con  Rudolf Nureyev, Maurice Béjart, Alvin Ailey,Roland Petit,Youri Grigorovitch, Alwin Nikolais, Twyla Tharpe nel 1990,Pierre Bergé lo nominò, a 31 anni, direttore del balletto all’Opéra National de Paris, succedendo a Nureyev, fino al 1995. Entrato a 15 anni alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi quattro anni più tardi divenne primo ballerino ed étoile nel 1980. Un rapporto non facile con l’Opéra che si ruppe definitivamente nel 1995 a causa di un forte contrasto con la nuova direzione e che ebbe effetti molto pesanti sulla vita di Dupond causandogli una forte depressione. Famoso per le sue apparizioni televisive anche come giudice di Danse avec les stars e cinematografiche  ma non solo. Si è esibito nelle più prestigiose piazze italiane nelle serate di danza ideate da Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi,  memorabile il suo Bolero di Béjart al Teatro Greco di Siracusa. Tra le sue partners artistiche, ricordiamo Noëlla Pontois, Sylvie Guillem, Isabelle Guérin, Marie-Claude Pietragalla e Carla FracciElisabetta Terabust creò con lui lo Schiaccianoci di Eugenio Polyakov con il Corpo di Ballo del Maggio nel 1983 e Maurice Béjart gli affidò un ruolo che segnò la sua carriera in “Salomé” nel 1986. Ospite frequente al Teatro alla Scala dal debutto nel 1986 nel Boléro di Ravel e Béjart alla Bisbetica domata di Cranko nel 1991 passando da Don Chisciotte e Giselle nel 1987 e dalle danze dei Vespri siciliani dirette da Riccardo Muti per l’inaugurazione della stagione 1989/1990, il direttore della compagnia scaligera, Manuel Legris lo ricorda con queste parole: “Che tristezza oggi apprendere della scomparsa di Patrick Dupond, uno dei più grandi ballerini francesi della sua generazione. Il suo carisma e la sua generosità sul palco hanno lasciato il segno nella mente di tutti. Ci sono e ci saranno sempre ricordi indimenticabili per me e per un’intera generazione di ballerini. Era ovviamente ammirato in Francia e nel mondo, ma era anche particolarmente amato dal pubblico Italiano. Sei partito troppo presto ma non hai mai fatto niente come gli altri. Buon viaggio tra le stelle”.

 

 

 

 

 

 

 

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