Magnifici e esplosivi i ballerini di David Parsons “accendono” il pubblico
In splendida forma i danzatori della “Parsons Dance” hanno travolto, ancora una volta, il pubblico milanese, al Teatro Nazionale CheBanca! In particolare la bellissima e solare Zoey Anderson, da poco premiata alla nona edizione dei Clive Barnes Award, al Walter Reade Theatre del Lincoln Center di New York, un vero astro per tecnica ed energia, travolgente sia nel meraviglioso pezzo che ha chiuso il primo tempo, Eight Women, la nuovissima creazione di Parsons, su musica di Aretha Franklin, sia in Microburst che ha aperto il secondo tempo, un quartetto formato da due donne e due uomini di colore, in pantaloni con lunghe frange, che danzano sul ritmo frenetico della musica indiana di Avirodh Sharma- Tabla.
Nella prima ora di spettacolo due pezzi storici della compagnia, Round my world (2012) su musica di Zoe Keating, con gli aerei voli dei corpi delle danzatrici che s’allacciano, orizzontali alla vita dei partners, saltano in alto con le gambe piegate e le braccia ad angolo retto, in un fluire inarrestabile di energia contagiosa e Hand dance (2003), un gioco suggestivo e ironico delle mani che, illuminate danzano come nastri nel buio. Un fuori programma, il solo Reflections un omaggio a Abby Silva Gavezzoli, danzatrice storica della compagnia che, avvolta in un lungo maglione di Missoni, è ritornata in scena seducente e grintosa. L’intramontabile Caught (1982) il volo infinito grazie alle luci stroboscopiche interpretato da Henry Steele (ha sostituito all’ultimo Elena D’Amario malata), ha scatenato un boato di grida e di applausi. Gran finale con Whirlaway (2014) su musiche di Alan Toussaint con le danzatrici in morbide gonnelle, gli uomini in pantaloni e bratelle, un ciclone di pura danza all’insegna della gioia. Ultimo appuntamento domani, 5 marzo, al Teatro Team di Bari.