NID Platform: Get Back to dance in Vicenza


NID Platform: Get Back to dance in Vicenza
CHIASMA Sport-ph CFarina_SPORT-52

Vicenza accoglie, fino a sabato 12 ottobre,  l’ottava edizione di NID Platform – La nuova piattaforma della danza italiana intitolata Get Back to dance. All’interno di prestigiosi monumenti palladiani (Basilica e Teatro Olimpico) e nei principali teatri della città (Teatro Comunale Città di Vicenza e Teatro Astra), per altri due giorni, operatori nazionali e internazionali del mondo della danza e il pubblico,  assisteranno a dodici spettacoli, due  “fuori formato”, e sei “Open Studios”, ovvero progetti coreografici, in fase di lavorazione e sviluppo della durata massima di quindici minuti. Per l’edizione 2024 partner capofila e organizzatore della manifestazione nominato da R.T.O. è la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale. La rassegna ha inaugurato  ieri al Teatro Astra con Danse Macabre!  la coreografia di Jacopo Jenna per la compagnia KLm –Kinkaleri, un austero invito a danzare verso l’ignoto, mentre nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza la Compagnia Abbondanza/Bertoni ha presentato lo spettacolo diAntonella Bertoni, Femina, una performance che la coreografa stessa definisce «uno spazio di traduzione e allucinazione in quadro scenico di possibili forme e nomi del donnesco e femmineo mondo contemporaneo». La prima giornata di NID 2024 si è chiusa nell’affascinante cornice del Teatro Olimpico con un doppio programma con la coreografia di Francesco Marilungo prodotto da Körper, Stuporosa, riflessione danzata sullo stato di lutto e Elegia, coreografia per otto interpreti firmata da Enrico Morelli per MM Contemporary Dance Company, è una danza corale amplificata dalle parole tratte dalle poesie di Mariangela Gualtieri: un elogio del prendersi cura del prossimo. La giornata di giovedì 10 ottobre è dedicata quasi interamente agli Open Studios, sei progetti di quindici minuti ciascuno che si avvicendano nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza. Somewhere, coreografia di Lucia Guarino e Ilenia Romano per Nexus Factory è una riflessione su come gli spazi in cui viviamo condizionino le relazioni umane. In Se domani di Elisa Sbaragli per TIR Danza, due corpi, rappresentanti della collettività incontrano l’alterità fino a toccarsi, attraversando insieme una crisi condivisa. Segue C&C Company con Lacrimosa la coreografia di Simone Zambelli ispirata a La morte del Cigno come riflessione sulla fine del sentimento amoroso, impulso che rimanda alla nostra quotidiana solitudine. Nel Foyer alto del Teatro si tiene il primo Aperitivo con gli artisti con Antonella Bertoni e Michele Abbondanza, Lucia Guarino e Ilenia Romano, Jacopo Jenna, Francesco Marilungo, Enrico Morelli, Elisa Sbaragli e Simone Zambelli, un modo informale per incontrare gli autori e interrogarli sulla genesi dei lavori e sulle suggestioni che li hanno ispirati. Nella sala del Ridotto, sono presentate le ultime tre proposte degli Open Studios. amən la coreografia di EM+ Emanuele Rosa e Maria Focaraccio (S’ALA Produzione / C&C Company) è una performance che nasce dal tentativo di raccontare come le norme sociali e culturali influenzano e impattano i nostri corpi. Segnali di risonanza è il progetto coreografico di Ezio Schiavulli, prodotto da Ez3 Ezio Schiavulli \ Ri.E.S.Co, sull’esplorazione dei legami e le relazioni umane con attenzione alla complessità dei sistemi e la loro reazione alle influenze esterne. Infine, A human song ideazione di Chiara Frigo per Zebra Cultural Zoo, si rivolge ai temi della spiritualità nell’arte, prendendo la forma di una performance epica di comunità ispirata all’azione del girovagare e dell’errare senza meta come gesto di libertà. La seconda giornata si chiude con altri due spettacoli della sezione Programmazione.

Centro Nazionale di Produzione della- Danza Virgilio Sieni SATIRI

Nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza, la creazione di Virgilio Sieni, Satiri, un duetto che trasla il concetto del satiro, ripreso da Nietzsche, come colui che gettando lo sguardo nell’abisso dice sì alla vita, sul danzatore e sul valore relazionale del suo gesto. Al Teatro Astra il collettivo Dewey Dell con Le sacre du printemps, parte dal nucleo originario dell’opera che individua nel sacrificio di una vita il movimento propulsivo dal quale scaturisce altra vita e per sottolineare come in ogni metamorfosi dell’essere umano, la morte è sempre al fianco della vita, eterno rito di passaggio o di rivoluzione interiore. Venerdì 11 ottobre viene riproposta un’iniziativa che ha riscontrato grande successo alla Nid Platform 2023: nel Foyer del Teatro Comunale di Vicenza, il critico e studioso di danza Carmelo Zapparrata, presenta Desk VENETO WINDOWS: un incontro di approfondimento che ha l’obiettivo di promuovere l’attività delle compagnie regionali, la loro storia e le loro poetiche.  A seguire, secondo Aperitivo con gli artisti con Teodora Castellucci, Vito Matera e Agata Castellucci, Chiara Frigo, Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, Ezio Schiavulli e Virgilio Sieni per riprendere la consuetudine dell’incontro e scambio di vedute.Gli spettacoli della sezione Programmazione iniziano al Teatro Comunale di Vicenza (Sala Maggiore) con That’s All Folks! coreografia di Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti (Compagnia Simona Bucci-Compagnia degli Istanti / Fritz Company Bigi-Paoletti), un dialogo tra danza, scienza e mito, nel quale il quartetto di performer, esplora una narrazione puramente fisica, che parte dall’arrivo dell’essere umano nella storia dell’universo per tracciare con ironia e leggerezza il suo rapporto effimero con il cosmo.  Al Teatro Astra i nove danzatori di Fabrizio Favale(Compagnia Le Supplici) disegnano in Alce un paesaggio sconosciuto, alieno e lo abitano in una coreografia corale a tratti ritmata e tribale, a tratti rarefatta ed evanescente.  Un altro cambio di location per assistere  al primo Fuori Formato: Il mondo altrove: una storia notturna di Nicola Galli (TIR Danza), performance programmata alla Basilica Palladiana: è un rituale danzato, una creazione che traccia un percorso ideale tra Occidente e Oriente, ispirandosi ai rituali indigeni dell’America del Sud, ai simboli del teatro Nō giapponese e alla ricerca musicale di Giacinto Scelsi. Il secondo spettacolo Fuori Formato è in scena in doppia replica al Teatro Comunale di Vicenza (Palco Sala Maggiore) è SPORT, coreografia di Salvo Lombardo che, con la sua compagnia Chiasma, esplora la condizione della “caduta” come pretesto per riposizionare gli ideali di agonismo e di prestazione normalmente fondati su principi di conformità a precise norme anatomiche, sociali, comportamentali, culturali. L’ultima giornata di NID Platform si apre sabato 12 ottobre con la Colazione con gli artisti (Teatro Comunale di Vicenza, Foyer alto) con Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti, Fabrizio Favale, Nicola Galli e Salvo Lombardo. Al Teatro Astra Decisione Consapevole coreografia di Roberto Tedesco (Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza), una mappa concettuale pensata per guidare le sessioni di improvvisazione, uno spazio vuoto a disposizione da riempire e svuotare attraverso la consapevolezza di ogni singolo interprete. Al Teatro Comunale di Vicenza si susseguono nella Sala del Ridotto gli ultimi spettacoli: Zugzwang, in cui Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro (Sosta Palmizi) portano in scena una scacchiera fatta di gesti che, trasposta in altri ambiti della vita, rimanda alla logica costrittiva che definisce la nostra identità, il disegno gerarchico delle relazioni in cui siamo cresciuti e che orienta le nostre possibilità. A seguire la Produzione Ospite, Sinking coreografia di Sasha Riva e Simone Repele (A.S.A.P.Q.), definiti “poeti della danza”, che narrano la storia di un incontro, due anime distrutte che si cercano e riscoprono la loro forma creando delle immagini plastiche che gradualmente come in una sorta di flashback.

Korper-Centro-Nazionale-di-Produzione-della-Danza-SAMIA-

L’ultimo appuntamento di NID Platform 2024 è in Sala Maggiore, con Samia, coreografia di Adriano Bolognino: attraverso i corpi di sei donne il coreografo racconta la struggente storia di libertà di Samia Yusuf Omar, la giovane atleta somala morta nelle acque di Lampedusa mentre cercava di raggiungere l’Europa per qualificarsi alle Olimpiadi. Prima della chiusura è in programma l’ultimo Aperitivo con gli artisti, nel Foyer alto, con Adriano Bolognino, Sasha Riva e Simona Repele, Roberto Tedesco, Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro e Amedeo Monda. La vocazione internazionale di NID Platform è suggellata da una serie di residenze bilaterali, grazie al partenariato interistituzionale tra la Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura e i diversi Istituti Italiani di Cultura, in collaborazione con autorevoli e prestigiosi organismi ed istituzioni straniere: con il Québec, la Germania, il Regno Unito e l’Austria. Nel 2024 si avviano due nuove collaborazioni: la prima con Taiwan, con in residenza, a Vicenza, tre artiste taiwanesi e la compagnia Parini Secondo (presentata alla NID 2023 di Cagliari) che ha partecipato al Want to Dance Festival di Taipei. Per l’Italia verranno coinvolti gli associati ADEP nonché componenti l’RTO l’Arboreto-Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fabbrica Europa di Firenze, Anghiari Dance Hub; il progetto è sostenuto dal MiC, dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, da Performing Arts Hub Norway e dall’Ambasciata di Norvegia a Roma. La seconda collaborazione è con la Norvegia per un programma di residenze bilaterali per il biennio 2024-25.

 

 

 

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NID Platform: Get Back to dance in Vicenza


NID Platform: Get Back to dance in Vicenza
CHIASMA Sport-ph CFarina_SPORT-52

Vicenza accoglie, fino a sabato 12 ottobre,  l’ottava edizione di NID Platform – La nuova piattaforma della danza italiana intitolata Get Back to dance. All’interno di prestigiosi monumenti palladiani (Basilica e Teatro Olimpico) e nei principali teatri della città (Teatro Comunale Città di Vicenza e Teatro Astra), per altri due giorni, operatori nazionali e internazionali del mondo della danza e il pubblico,  assisteranno a dodici spettacoli, due  “fuori formato”, e sei “Open Studios”, ovvero progetti coreografici, in fase di lavorazione e sviluppo della durata massima di quindici minuti. Per l’edizione 2024 partner capofila e organizzatore della manifestazione nominato da R.T.O. è la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven – Circuito Multidisciplinare Regionale. La rassegna ha inaugurato  ieri al Teatro Astra con Danse Macabre!  la coreografia di Jacopo Jenna per la compagnia KLm –Kinkaleri, un austero invito a danzare verso l’ignoto, mentre nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza la Compagnia Abbondanza/Bertoni ha presentato lo spettacolo diAntonella Bertoni, Femina, una performance che la coreografa stessa definisce «uno spazio di traduzione e allucinazione in quadro scenico di possibili forme e nomi del donnesco e femmineo mondo contemporaneo». La prima giornata di NID 2024 si è chiusa nell’affascinante cornice del Teatro Olimpico con un doppio programma con la coreografia di Francesco Marilungo prodotto da Körper, Stuporosa, riflessione danzata sullo stato di lutto e Elegia, coreografia per otto interpreti firmata da Enrico Morelli per MM Contemporary Dance Company, è una danza corale amplificata dalle parole tratte dalle poesie di Mariangela Gualtieri: un elogio del prendersi cura del prossimo. La giornata di giovedì 10 ottobre è dedicata quasi interamente agli Open Studios, sei progetti di quindici minuti ciascuno che si avvicendano nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza. Somewhere, coreografia di Lucia Guarino e Ilenia Romano per Nexus Factory è una riflessione su come gli spazi in cui viviamo condizionino le relazioni umane. In Se domani di Elisa Sbaragli per TIR Danza, due corpi, rappresentanti della collettività incontrano l’alterità fino a toccarsi, attraversando insieme una crisi condivisa. Segue C&C Company con Lacrimosa la coreografia di Simone Zambelli ispirata a La morte del Cigno come riflessione sulla fine del sentimento amoroso, impulso che rimanda alla nostra quotidiana solitudine. Nel Foyer alto del Teatro si tiene il primo Aperitivo con gli artisti con Antonella Bertoni e Michele Abbondanza, Lucia Guarino e Ilenia Romano, Jacopo Jenna, Francesco Marilungo, Enrico Morelli, Elisa Sbaragli e Simone Zambelli, un modo informale per incontrare gli autori e interrogarli sulla genesi dei lavori e sulle suggestioni che li hanno ispirati. Nella sala del Ridotto, sono presentate le ultime tre proposte degli Open Studios. amən la coreografia di EM+ Emanuele Rosa e Maria Focaraccio (S’ALA Produzione / C&C Company) è una performance che nasce dal tentativo di raccontare come le norme sociali e culturali influenzano e impattano i nostri corpi. Segnali di risonanza è il progetto coreografico di Ezio Schiavulli, prodotto da Ez3 Ezio Schiavulli \ Ri.E.S.Co, sull’esplorazione dei legami e le relazioni umane con attenzione alla complessità dei sistemi e la loro reazione alle influenze esterne. Infine, A human song ideazione di Chiara Frigo per Zebra Cultural Zoo, si rivolge ai temi della spiritualità nell’arte, prendendo la forma di una performance epica di comunità ispirata all’azione del girovagare e dell’errare senza meta come gesto di libertà. La seconda giornata si chiude con altri due spettacoli della sezione Programmazione.

Centro Nazionale di Produzione della- Danza Virgilio Sieni SATIRI

Nella Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza, la creazione di Virgilio Sieni, Satiri, un duetto che trasla il concetto del satiro, ripreso da Nietzsche, come colui che gettando lo sguardo nell’abisso dice sì alla vita, sul danzatore e sul valore relazionale del suo gesto. Al Teatro Astra il collettivo Dewey Dell con Le sacre du printemps, parte dal nucleo originario dell’opera che individua nel sacrificio di una vita il movimento propulsivo dal quale scaturisce altra vita e per sottolineare come in ogni metamorfosi dell’essere umano, la morte è sempre al fianco della vita, eterno rito di passaggio o di rivoluzione interiore. Venerdì 11 ottobre viene riproposta un’iniziativa che ha riscontrato grande successo alla Nid Platform 2023: nel Foyer del Teatro Comunale di Vicenza, il critico e studioso di danza Carmelo Zapparrata, presenta Desk VENETO WINDOWS: un incontro di approfondimento che ha l’obiettivo di promuovere l’attività delle compagnie regionali, la loro storia e le loro poetiche.  A seguire, secondo Aperitivo con gli artisti con Teodora Castellucci, Vito Matera e Agata Castellucci, Chiara Frigo, Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, Ezio Schiavulli e Virgilio Sieni per riprendere la consuetudine dell’incontro e scambio di vedute.Gli spettacoli della sezione Programmazione iniziano al Teatro Comunale di Vicenza (Sala Maggiore) con That’s All Folks! coreografia di Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti (Compagnia Simona Bucci-Compagnia degli Istanti / Fritz Company Bigi-Paoletti), un dialogo tra danza, scienza e mito, nel quale il quartetto di performer, esplora una narrazione puramente fisica, che parte dall’arrivo dell’essere umano nella storia dell’universo per tracciare con ironia e leggerezza il suo rapporto effimero con il cosmo.  Al Teatro Astra i nove danzatori di Fabrizio Favale(Compagnia Le Supplici) disegnano in Alce un paesaggio sconosciuto, alieno e lo abitano in una coreografia corale a tratti ritmata e tribale, a tratti rarefatta ed evanescente.  Un altro cambio di location per assistere  al primo Fuori Formato: Il mondo altrove: una storia notturna di Nicola Galli (TIR Danza), performance programmata alla Basilica Palladiana: è un rituale danzato, una creazione che traccia un percorso ideale tra Occidente e Oriente, ispirandosi ai rituali indigeni dell’America del Sud, ai simboli del teatro Nō giapponese e alla ricerca musicale di Giacinto Scelsi. Il secondo spettacolo Fuori Formato è in scena in doppia replica al Teatro Comunale di Vicenza (Palco Sala Maggiore) è SPORT, coreografia di Salvo Lombardo che, con la sua compagnia Chiasma, esplora la condizione della “caduta” come pretesto per riposizionare gli ideali di agonismo e di prestazione normalmente fondati su principi di conformità a precise norme anatomiche, sociali, comportamentali, culturali. L’ultima giornata di NID Platform si apre sabato 12 ottobre con la Colazione con gli artisti (Teatro Comunale di Vicenza, Foyer alto) con Damiano Ottavio Bigi e Alessandra Paoletti, Fabrizio Favale, Nicola Galli e Salvo Lombardo. Al Teatro Astra Decisione Consapevole coreografia di Roberto Tedesco (Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza), una mappa concettuale pensata per guidare le sessioni di improvvisazione, uno spazio vuoto a disposizione da riempire e svuotare attraverso la consapevolezza di ogni singolo interprete. Al Teatro Comunale di Vicenza si susseguono nella Sala del Ridotto gli ultimi spettacoli: Zugzwang, in cui Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro (Sosta Palmizi) portano in scena una scacchiera fatta di gesti che, trasposta in altri ambiti della vita, rimanda alla logica costrittiva che definisce la nostra identità, il disegno gerarchico delle relazioni in cui siamo cresciuti e che orienta le nostre possibilità. A seguire la Produzione Ospite, Sinking coreografia di Sasha Riva e Simone Repele (A.S.A.P.Q.), definiti “poeti della danza”, che narrano la storia di un incontro, due anime distrutte che si cercano e riscoprono la loro forma creando delle immagini plastiche che gradualmente come in una sorta di flashback.

Korper-Centro-Nazionale-di-Produzione-della-Danza-SAMIA-

L’ultimo appuntamento di NID Platform 2024 è in Sala Maggiore, con Samia, coreografia di Adriano Bolognino: attraverso i corpi di sei donne il coreografo racconta la struggente storia di libertà di Samia Yusuf Omar, la giovane atleta somala morta nelle acque di Lampedusa mentre cercava di raggiungere l’Europa per qualificarsi alle Olimpiadi. Prima della chiusura è in programma l’ultimo Aperitivo con gli artisti, nel Foyer alto, con Adriano Bolognino, Sasha Riva e Simona Repele, Roberto Tedesco, Elisabetta Lauro e Gennaro Andrea Lauro e Amedeo Monda. La vocazione internazionale di NID Platform è suggellata da una serie di residenze bilaterali, grazie al partenariato interistituzionale tra la Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura e i diversi Istituti Italiani di Cultura, in collaborazione con autorevoli e prestigiosi organismi ed istituzioni straniere: con il Québec, la Germania, il Regno Unito e l’Austria. Nel 2024 si avviano due nuove collaborazioni: la prima con Taiwan, con in residenza, a Vicenza, tre artiste taiwanesi e la compagnia Parini Secondo (presentata alla NID 2023 di Cagliari) che ha partecipato al Want to Dance Festival di Taipei. Per l’Italia verranno coinvolti gli associati ADEP nonché componenti l’RTO l’Arboreto-Teatro Dimora di Mondaino, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fabbrica Europa di Firenze, Anghiari Dance Hub; il progetto è sostenuto dal MiC, dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo, da Performing Arts Hub Norway e dall’Ambasciata di Norvegia a Roma. La seconda collaborazione è con la Norvegia per un programma di residenze bilaterali per il biennio 2024-25.

 

 

 

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