Speciale danza: due debutti, a Verona e Roma, Forsythe a Brescia in prima italiana


Speciale danza: due debutti, a Verona e Roma, Forsythe a  Brescia in prima italiana
Schubert Frames. Coreografia Enrico Morelli. Photo Tiziano Ghidorsi

Due debutti in prima mondiale e una prima italiana, il mese di Febbraio regala momenti speciali di danza, in tre in diverse città italiane: segnatevi la data del 1° febbraio al Teatro Ristori a Verona che apre la stagione di danza con MMContemporary Dance Company, eccellente compagnia con sede a Reggio Emilia (Premio Danza&Danza 2010), nata nel 1999 e diretta da Michele Merola, attento osservatore delle “passioni umane” con un linguaggio coreografico che lui stesso definisce “un semaforo che ne dirige il traffico emozionale”. Formatosi al classico presso la scuola di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, Merola ha poi ampliato il suo stile contemporaneo con “Aterballetto” per il quale ha creato anche delle coreografie oltre che per il Teatro San Carlo di Napoli, Il Teatro Massimo di Palermo, lo Junior Balletto di Toscana. Nel repertorio della sua compagnia ci sono creazioni firmate da Mats Ek, Gustavo Ramirez Sansano, Karl Alfred Schreiner, Emanuele Soavi. La danza, per Merola, è lo strumento ideale per conoscere noi stessi “con la risolutezza immediata e la sincerità che sono le doti migliori e più vere di quest’arte”. In prima assoluta presenta Vivaldi Umane Passioni con musica suonata dal vivo dall’Ensemble Teatro Ristori preceduta da un altro pezzo, Schubert Frames firmato da Enrico Morelli, danzatore e coreografo, con il quale Merola ha fondato, nel 2010, “Agora Coaching Project” (corso professionale per danzatori), un viaggio sulla musica di Franz Schubert tra sentimenti contrastanti: amore, tensione, malinconia, speranza. Gli altri appuntamenti con MM Contemporary Dance Company sono: Teatro Ponchielli, Cremona, il 3 febbraio  con Il carnevale degli animali di Merola; Auditorium Pandurera, a Cento, il 13  Teatro Rossini, a Lugo il 22 , Teatro Fabbri, a Forlì, il 24 con Gershwin Suite e Schubert Frames. Al Teatro Sociale di Mori , il 16 febbraio  e all’Auditorium Ferrari a Maranello il 21 con Carmen di Merola e Bolero di Soavi.

“William Forsythe” ©BC20181003_Catalogue.jpg

La Grande Danza al Teatro Grande di Brescia  ospita invece, in prima italiana, il 2 febbraio, l’ultimo lavoro del coreografo americano, icona del Frankfurt Ballet dal 1984 al 2002,  William Forsythe, A quiet evening of dance, inusuale combinazione di titoli del suo repertorio e nuove creazioni, una sorta di concerto di musica da camera con citazioni che spaziano dal contrappunto d’ispirazione barocca in una concentrazione di movimenti minimalisti e momenti espressivi di pura gioia. In scena sette danzatori guidati da uno dei coreografi più geniali del nostro tempo che, alla razionalità del gesto unisce la bellezza d’intime connessioni emozionali attraverso una metodologia del corpo molto razionale che affonda le sue radici nel linguaggio dei suoi maestri: George Balanchine e Rudolf von Laban.
A quiet evening of dance, prodotto dal Sadler’s Wells, accosta opere nuove e già esistenti: DUO2015 (parte dello spettacolo di addio alle scene di Sylvie Guillem), Catalogue (second edition) e le nuove creazioni Prologue, Epilogue e Seventeen/Twenty One su musiche di Morton Feldman, Jean-Philippe Rameau, Hippolyte et AricieReplica a Reggio Emilia, al Teatro Valli, il 13 febbraio.

Bianchi “Carmen” Ramasar “Don-José” in “Carmen” di Bubeníček-®-Yasuko-Kageyama-WEB

Allo scoccare del settantesimo anniversario di una delle coreografie più famose di Roland Petit, Carmen (1949), il Teatro dell’Opera di Roma presenta una nuova creazione ispirata alla celebre novella di Prosper Mérimée, firmata da uno dei coreografi e danzatori contemporanei più affascinanti per le sue grandi doti interpretative: il ceco Jiří Bubeníček, noto per i suoi strabilianti duetti con il fratello gemello Otto Bubeníček, entrambi scoperti dal coreografo John Neumeier per il quale hanno danzato, molti anni, nel Balletto di Amburgo (leggi intervista). Insieme hanno fondato “Les Ballets Bubeníček” ma ognuno di loro crea anche individualmente, è il caso della nuova Carmen di Jiří, balletto in due atti, in prima mondiale dal 2 al 10 febbraio, al Teatro Costanzi, a Roma  << È un onore avere accanto a me un grande artista, interprete strepitoso e giovane coreografo di successo, come Bubeníček, e presentare la sua Carmen – ha spiegato la direttrice del Corpo di Ballo, Eleonora Abbagnato – è una grande opportunità di crescita per la nostra compagnia. Avere poi con i nostri talenti, l’artista ospite Amar Ramasar, già principal dancer del New York City Ballet, per due mesi in sala, è un vero regalo. In questa Carmen torna la nostra étoile Rebecca Bianchi che si era già misurata con questo ruolo, interpretando la Carmen di Roland Petit. Si tratta di una versione molto speciale che non solo si avvale di una nuova scrittura drammaturgica ma anche di una particolare elaborazione e orchestrazione musicale”. Le musiche sono affidate al maestro Gabriele Bonolis che ha unito pezzi di Georges Bizet, Manuela de Falla, Isaac Albéniz, Mario Castelnuovo-Tedesco mentre l’orchestra è diretta da Louis Lohraseb. Scene e costumi sono firmate da Gianni Carluccio mentre i costumi sono di Anna Biagiotti.

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Speciale danza: due debutti, a Verona e Roma, Forsythe a Brescia in prima italiana


Speciale danza: due debutti, a Verona e Roma, Forsythe a  Brescia in prima italiana
Schubert Frames. Coreografia Enrico Morelli. Photo Tiziano Ghidorsi

Due debutti in prima mondiale e una prima italiana, il mese di Febbraio regala momenti speciali di danza, in tre in diverse città italiane: segnatevi la data del 1° febbraio al Teatro Ristori a Verona che apre la stagione di danza con MMContemporary Dance Company, eccellente compagnia con sede a Reggio Emilia (Premio Danza&Danza 2010), nata nel 1999 e diretta da Michele Merola, attento osservatore delle “passioni umane” con un linguaggio coreografico che lui stesso definisce “un semaforo che ne dirige il traffico emozionale”. Formatosi al classico presso la scuola di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, Merola ha poi ampliato il suo stile contemporaneo con “Aterballetto” per il quale ha creato anche delle coreografie oltre che per il Teatro San Carlo di Napoli, Il Teatro Massimo di Palermo, lo Junior Balletto di Toscana. Nel repertorio della sua compagnia ci sono creazioni firmate da Mats Ek, Gustavo Ramirez Sansano, Karl Alfred Schreiner, Emanuele Soavi. La danza, per Merola, è lo strumento ideale per conoscere noi stessi “con la risolutezza immediata e la sincerità che sono le doti migliori e più vere di quest’arte”. In prima assoluta presenta Vivaldi Umane Passioni con musica suonata dal vivo dall’Ensemble Teatro Ristori preceduta da un altro pezzo, Schubert Frames firmato da Enrico Morelli, danzatore e coreografo, con il quale Merola ha fondato, nel 2010, “Agora Coaching Project” (corso professionale per danzatori), un viaggio sulla musica di Franz Schubert tra sentimenti contrastanti: amore, tensione, malinconia, speranza. Gli altri appuntamenti con MM Contemporary Dance Company sono: Teatro Ponchielli, Cremona, il 3 febbraio  con Il carnevale degli animali di Merola; Auditorium Pandurera, a Cento, il 13  Teatro Rossini, a Lugo il 22 , Teatro Fabbri, a Forlì, il 24 con Gershwin Suite e Schubert Frames. Al Teatro Sociale di Mori , il 16 febbraio  e all’Auditorium Ferrari a Maranello il 21 con Carmen di Merola e Bolero di Soavi.

“William Forsythe” ©BC20181003_Catalogue.jpg

La Grande Danza al Teatro Grande di Brescia  ospita invece, in prima italiana, il 2 febbraio, l’ultimo lavoro del coreografo americano, icona del Frankfurt Ballet dal 1984 al 2002,  William Forsythe, A quiet evening of dance, inusuale combinazione di titoli del suo repertorio e nuove creazioni, una sorta di concerto di musica da camera con citazioni che spaziano dal contrappunto d’ispirazione barocca in una concentrazione di movimenti minimalisti e momenti espressivi di pura gioia. In scena sette danzatori guidati da uno dei coreografi più geniali del nostro tempo che, alla razionalità del gesto unisce la bellezza d’intime connessioni emozionali attraverso una metodologia del corpo molto razionale che affonda le sue radici nel linguaggio dei suoi maestri: George Balanchine e Rudolf von Laban.
A quiet evening of dance, prodotto dal Sadler’s Wells, accosta opere nuove e già esistenti: DUO2015 (parte dello spettacolo di addio alle scene di Sylvie Guillem), Catalogue (second edition) e le nuove creazioni Prologue, Epilogue e Seventeen/Twenty One su musiche di Morton Feldman, Jean-Philippe Rameau, Hippolyte et AricieReplica a Reggio Emilia, al Teatro Valli, il 13 febbraio.

Bianchi “Carmen” Ramasar “Don-José” in “Carmen” di Bubeníček-®-Yasuko-Kageyama-WEB

Allo scoccare del settantesimo anniversario di una delle coreografie più famose di Roland Petit, Carmen (1949), il Teatro dell’Opera di Roma presenta una nuova creazione ispirata alla celebre novella di Prosper Mérimée, firmata da uno dei coreografi e danzatori contemporanei più affascinanti per le sue grandi doti interpretative: il ceco Jiří Bubeníček, noto per i suoi strabilianti duetti con il fratello gemello Otto Bubeníček, entrambi scoperti dal coreografo John Neumeier per il quale hanno danzato, molti anni, nel Balletto di Amburgo (leggi intervista). Insieme hanno fondato “Les Ballets Bubeníček” ma ognuno di loro crea anche individualmente, è il caso della nuova Carmen di Jiří, balletto in due atti, in prima mondiale dal 2 al 10 febbraio, al Teatro Costanzi, a Roma  << È un onore avere accanto a me un grande artista, interprete strepitoso e giovane coreografo di successo, come Bubeníček, e presentare la sua Carmen – ha spiegato la direttrice del Corpo di Ballo, Eleonora Abbagnato – è una grande opportunità di crescita per la nostra compagnia. Avere poi con i nostri talenti, l’artista ospite Amar Ramasar, già principal dancer del New York City Ballet, per due mesi in sala, è un vero regalo. In questa Carmen torna la nostra étoile Rebecca Bianchi che si era già misurata con questo ruolo, interpretando la Carmen di Roland Petit. Si tratta di una versione molto speciale che non solo si avvale di una nuova scrittura drammaturgica ma anche di una particolare elaborazione e orchestrazione musicale”. Le musiche sono affidate al maestro Gabriele Bonolis che ha unito pezzi di Georges Bizet, Manuela de Falla, Isaac Albéniz, Mario Castelnuovo-Tedesco mentre l’orchestra è diretta da Louis Lohraseb. Scene e costumi sono firmate da Gianni Carluccio mentre i costumi sono di Anna Biagiotti.

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