Un anno che inizia sui passi
L’anno nuovo inizia, nelle case degli italiani, all’insegna del ballo, con l’ormai collaudato e amatissimo show Danza con me di Roberto Bolle, il 1° gennaio, in prima serata su Rai1, che in questa edizione ospita, Luca Zingaretti e Cristiana Capotondi e un ventaglio di grandi ospiti del mondo dell’arte e dello spettacolo. La formula della serata unisce pezzi classici e contemporanei, con étoiles di fama internazionali e lo stesso Bolle in veste di danzatore e presentatore (con gli anni, finalmente, più sciolto nei dialoghi e nelle gags). Sull’onda di questo buon inizio “danzante” anche i cartelloni dei teatri milanesi propongono, per il 2023, allettanti appuntamenti. A partire dal Teatro alla Scala che, dopo l’apertura di stagione con Lo Schiccianoci di Rudolf Nureyev, presenta una serata all’insegna del contemporaneo, dal 3 al 9 febbraio, con Dawson/Duato/Kratz/Kylián. Quattro firme di grande spicco, dagli stili diversi, con ancora Bolle in scena, questa volta in Remanso, un trio maschile creato da Nacho Duato, nel 1997, per l’American Ballet Theatre e, per la prima volta, sul palcoscenico del Piermarini. In prima assoluta, Solitude Sometimes, di Philippe Kratz e, in debutto nazionale, Anima Animus di David Dawson¸ creato nel 2018 per il San Francisco Ballet su musica di Ezio Bosso; Bella Figura, gioiello del 1995 del coreografo ceco Jiří Kylián. Da non perdere, il 7 giugno, la seconda edizione di Gala Fracci, in onore della più acclamata diva della danza italiana (www.teatroallascla.org). Appuntamento, dal 7 al 10 maggio, al Teatro degli Arcimboldi con il celebre Béjart Ballet Ballet dove Bolle s’esibirà nel Bolero, su musica di Ravel. La rinomata compagnia svizzera ballerà anche Alors on danse… ! di Gil Roman – e 7 danses grecques di Béjart. Atteso il ritorno, dopo ripetuti rinvii prima per il Covid poi per la guerra, della rock-star del balletto, l’ucraino, Sergei Polunin, con Rasputin-Dance Drama, il 28,29 gennaio, sempre al TAM, della coreografa giapponese Yuka Oishi. Presentato al London Palladium nel maggio 2019, Rasputin ripercorre la controversa e oscura personalità del consigliere dello zar Nicola II di Russia al quale la moglie, l’imperatrice Aleksandra aveva affidato il figlio malato di emofilia sperando nei poteri curativi del “Monaco”(www.teatroarcimboldi.it). L’11 e il 12 febbraio, arriva la nuova versione di Ink (inchiostro) del pluripremiato coreografo, pittore, illustratore greco Dimitris Papaioannou, alla Triennale di Milano, un duo con il danzatore tedesco Suka Horn dal sapore horror e fantascientifico che nasce dal gioco tra un corpo e un polipo (www.triennale.org). Al Teatro Carcano, il coreografo Cristiano Fagioli, presenta dal 18 al 22 gennaio, con la sua compagnia RBR, Canova Svelato, un’esperienza danzante visionaria, in occasione dei duecento anni della morte del famoso scultore (www.teatrocarcano.org).
(Pubblicato su TuttoMilano-La Repubblica 22/12/2022)